Non sempre ciò che mostriamo è quello che vorremmo trasmettere. Non sempre la considerazione personale di noi stessi, o della nostra professione, è quella che riusciamo a dare all'esterno. La comunicazione visiva è basata su percezioni sensoriali, filtrate dalla propria identità sociale e culturale. Esistono pertanto delle "chiavi di lettura", conscie e inconscie, sulle quali la nostra capacità di immagazzinare dati fa leva e ci trasmette il valore dell'emittente del messaggio, o la sua totale mancanza.
Avere un impatto positivo al primo approccio con il ricevente del messaggio identificativo è la chiave di volta per il buon esito di tutti i messaggi a seguire, siano essi commerciale, professionali o inerenti alle pubbliche relazioni. NON C'E' UNA SECONDA OCCASIONE PER DARE UNA PRIMA IMPRESSIONE.
Daniele Montenovo inizia il suo percorso nell'ambito della comunicazione visiva nel 1996, occupandosi di pubblicazioni e editoria, coltivando contemporaneamente la sua grande passione per la fotografia. Nel 2003 è scelto dalla Regione Marche per curare la pubblicazione e la diffusione della relazione scientifica "Anadara: Scrigno di Venere" del Dott. Froglia per il CNR, veicolandola attraverso gli expo di tutta l'Europa. Nel 2005 prende vita il progetto Alterazioni Visive, una distorsione della realtà mediante l'uso di fotografia e grafica digitale. Numerosi saranno i riconoscimenti per questo progetto negli anni a venire da parte della stampa e dei collezionisti d'arte, che porteranno le sue opere fino alla lontana Shangai. Attualmente ricopre il ruolo di advertising tutor e art director per diverse aziende in ambito nazionale ed è responsabile della comunicazione visiva e pubblicitaria di iniziative di risonanza nazionale come il San Severino Blues Festival e La Notte bianca dei Musei, anch'essa relativa al comune di San Severino Marche.
